L’esperienza degli italiani durante l’emergenza sanitaria:

racconti e immagini diventeranno un libro-diario da cui emergerà un’analisi
socio-psicologica al tempo del COVID-19


AAPRA Onlus – Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni lancia il progetto “Più vicini attraverso le parole al tempo del COVID-19”, nato per raccontare attraverso scritti e immagini l’esperienza dei malati reumatici, dei loro familiari e dei loro amici a fronte del provvedimento del governo #Iorestoacasa

Sull’onda della lettera aperta, scritta dalla Dottoressa Angela Zenari, psicoterapeuta che offre la sua consulenza anche presso AAPRA, pubblicata sul sito di AAPRA al link http://www.aapra-onlus.it/blog, la Onlus torinese chiede ai suoi Associati,  ammalati e ai loro conoscenti di inviare la loro testimonianza, scrivendo a segreteria@aapra-onlus.it: AAPRA raccoglierà il materiale (frasi, racconti, poesie, disegni, pensieri, immagini) che documenti le emozioni che stanno scaturendo in questi lunghi giorni vissuti nella morsa dell’emergenza. 

IMPORTANTE. Per partecipare al progetto è necessario compilare il bando e il modulo sul consenso informato pubblicati sul sito www.aapra-onlus.it 

«Stiamo vivendo tutti un periodo molto particolare, mai sperimentato in precedenza– commenta Stefania Plateroti, vicepresidente di AAPRA Onlus -. Il nostro progetto non si fermerà alla semplice documentazione, ma andrà oltre: il materiale raccolto verrà infatti elaborato dalla nostra psicoterapeuta la dottoressa Angela Zenari e dal nostro sociologo il Professore Roberto Cardacipoiché l’intenzione è di pubblicare un libro-diario, da cui emerga un’approfondita analisi socio-psicologica, al tempo del COVID-19”. 

«In questo momento tutti noi siamo chiamati ad una dimostrazione di senso civico per tutelare chi è più fragile, uniti e rigorosi nel rispetto delle regole transiteremo verso la ripresa– spiega la dottoressa Angela Zenari. È fisiologico sperimentare ansia di fronte a situazioni impreviste e sconosciute, in questi giorni si stanno ricevendo sollecitazioni, raccomandazioni, regole, limitazioni.  Sembrerà difficile districarsi tra la miriade di messaggi che arrivano. Minuto dopo minuto, si potrà notare che paura, speranza, negazione, timore, tristezza, apatia, smarrimento, fiducia si alternano come in un caleidoscopio di emozioni. Ma come tutti i momenti difficili, anche questo serba in seno l’elemento del rinnovamento, dell’apprendimento, della crescita… ma come germoglieranno questi semi lo scopriremo quando questo periodo avrà lasciato il posto a momenti migliori e potremo osservare quanto accaduto da una prospettiva diversa». 

«Gli italiani – sostiene il sociologo professor Roberto Cardaci - stanno vivendo una situazione del tutto nuova, singoli e famiglie oggi rinchiuse nelle proprie abitazioni vivono una forma di esistenza coatta che si può definire “a socialità limitata”, con assenza di altre relazioni interpersonali, salvo per chi lavora in luoghi fisici e non on line. È presto per analizzare quali sono - e saranno anche nel futuro, perché si può ipotizzare che dopo questa esperienza anomala nulla sarà come prima nelle relazioni sociali - gli effetti di ricaduta a livello di sistema sociale. Quindi, è utile raccogliere testimonianze, considerazioni, storie della quotidianità coatta direttamente dalle persone, così da avere elementi di conoscenza di vita vissuta da utilizzare per effettuare analisi con approcci multidisciplinari: infatti questa esperienza epocale non può essere analizzata se non valutando sinergicamente le implicazioni sociali e psicologiche».

MODULO PARTECIPAZIONE.pdf