4 pazienti reumatici su 10 rinunciano al lavoro a causa del dolore. Contro il dolore acuto e il dolore cronico, intermittente ed invalidante, combattono quotidianamente gli ammalati reumatici attraverso la terapia farmacologica e la riabilitazione fisica. Da una indagine condotta da ANMAR Onlus - Associazione Nazionale Malati Reumatici, 4 pazienti su 10 rinunciano al lavoro a causa del dolore, 3 su 10 sono costretti a richiedere al datore di ridurre l’orario di lavoro. Da un’ulteriore indagine è emerso che chi riporta un livello di dolore più elevato nella scala del dolore ha ricevuto una diagnosi tardiva.
Sul piano del dolore fisico, il percorso psicoterapeutico con l’apporto dell’ipnosi nel paziente reumatico ha dimostrato di apportare benefici importanti sulla qualità della sua vita. Tali benefici sono stati dimostrati a livello clinico: l’ipnosi è in grado di ridurre il dolore cronico del 50-70% e mette il paziente nelle condizioni di gestire l’ansia da dolore attraverso il rilassamento.
Il percorso psicoterapeutico con l’apporto dell’ipnosi nel paziente reumatico verrà spiegato ed approfondito dalla dottoressa Maria Angela Zenari, psicoterapeuta e ipnoterapeuta nel primo della serie di incontri organizzati da AAPRA Onlus - Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni, per “I Sabati di AAPRA Onlus”. L’incontro è intitolato “L’ipnosi Ericksoniana: come usare le proprie risorse per gestire il dolore derivante dalle patologie reumatiche” ed è fissato per sabato 25 gennaio, nella Sala A del Centro di Incontro di via Lessona 1/E , alle ore 9,30, in collaborazione con la Circoscrizione 4. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti (Segreteria: segreteria@aapra-onlus.it, 331.2867028).
Lo psichiatra e ipnoterapeuta Milton H. Erickson (1901-1980) rivoluzionò la prassi dell’ipnosi come approccio terapeutico.Il lavoro di Erickson è stato caratterizzato da una notevole capacità di entrare in relazione con i pazienti e con il loro inconscio, come aspetti salienti del processo terapeutico, dando origine ad una modalità nuova di fare ipnosi, chiamata ipnosi ericksoniana. Attraverso il dialogo l’ipnoterapeuta induce nella persona una leggera trance ipnotica, cioè uno stato mentale in cui l’attenzione dell’individuo è focalizzata su processi interni.
Erickson credeva che “ognuno avesse una propria realtà autocostruita, e che entrare dentro e modificare le percezioni del paziente, parlando con l'inconscio, fosse l'unico modo di cambiarla”.
«L’ipnosi Ericksonianasi distingue dalle altre forme di ipnosi perché è delicata ed è rispettosa della persona, la quale richiede ed accetta per sua volontà l’utilizzo di queste tecniche e non è dunque obbligata – spiega la dottoressa Maria Angela Zenari–. In questa pratica viene utilizzata la parola e la relazione ipnoterapeuta-persona per fare emergere le risorse che la stessa non sa di avere per risolvere i problemi del vivere quotidianoo della malattia. Nel caso del paziente con patologie reumatiche l’ipnosi agisce su vari piani: nella gestione dell’ansia da dolore attraverso il rilassamento, e nella gestione del dolore cronico, sintomo intermittente e altamente invalidante contro il quale il malato reumatico combatte costantemente. Gli studi hanno dimostrato una efficacia dell’ipnosi nel ridurre il dolore cronico dal 50 al 70%».
Significativi risultati sono stati già dimostrati anche in sala operatoria quando il medico anestesista, in alcuni casi specifici, pratica l’anestesia in ipnosi, in pazienti che necessitano di un intervento chirurgico. Il tutto con l’ausilio della parola e la stimolazione delle potenzialità inconsce di attivare uno stato di rilassamento, benessere e analgesia ipnotica. «Anche per le donne incinte l’ipnosi, nei casi che ho trattato, risulta uno strumento efficace per gestire i dolori del parto – aggiunge la dottoressa Zenari-, mentre per i pazienti oncologici l’ipnosi risulta di grande aiuto sia nel ridurre i sintomi della chemioterapia sia nella gestione del vissuto emotivo».
Oggi si riscontrano risultati soddisfacenti anche
nella gestione del dolore cronico per i pazienti con patologie reumatiche. «Il
percorso ipnotico è una sorta di “ponte terapeutico” che l’ipnoterapeuta
costruisce insieme alla persona che accetta di farlo – conclude la dottoressa
Maria Angela Zenari-. In questo percorso il paziente impara a scoprire e a
conoscere le sue risorse e, attraverso le stesse, ad affrontare il problema
(gestire i sintomi della malattia) attraverso l’autoipnosi. In questo modo il
fatto di poter gestire il dolore con l’ausilio della terapia della medicina
tradizionale e la pratica dell’ipnosi permette al paziente reumatico di
riprendersi finalmente la libertà della sua vita e di riscoprirne i molteplici
colori».
25 gennaio 2020